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martedì 28 dicembre 2010

Suicide - Suicide

Genere indefinibile quello proposto da questo della grande mela.
Composto da un cantante e tastierista, entrambi vanno ben oltre il loro normale strumento reinventando completamente il modo di cantare e di suonare.
Il primo decanta i suoi versi emettendoli suoni nei modi più inusuali, ansimando, urlando, sussurrando ma cantando in modo normale.
Il secondo, servendosi di una drum machine per sostenere il ritmo, intesse trame con il synth che hanno il solo fine di rendere claustrofobica ogni traccia e se possibile ancora più angosciante e terrificante la voce del cantante.
Le musice sono circolari i ritmi a volte forsennati a volte lenti a sottolineare la lascività o l'intensità dei testi, come succede rispettivamente in Girl e Ghost Rider.
L'album è stato ripubblicato recentemente in formato doppio e raccoglie nel secondo cd una performance dal vivo più una registrazione completa di un concerto di 23 minuti, la traccia infatti si intitola 23 minutes over brussels, in cui è possibile udire il pubblico lamentarsi fino a far scendere dal palco il duo, questo per rendervi l'idea di quanto i Suicide possano essere stati intensi dal vivo.
Tanto intensi da essere spesso al limite del fastidioso.
Chiamatelo pure pre-new wave o pre-punk, io la chiamerei semplicemente ottima musica mai sentita prima, ne purtroppo dopo.



disk 1

disk 2

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