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domenica 2 gennaio 2011

Indie prima dell'indie: Riot Grrrl

Nel 1981 in anni ancora non sospetti tre ragazze di Minneapolis fondano le Sugar Baby Doll, le tre in questione sono Kat Bjelland, Courtney Love e Jennifer Finch. Il gruppo registra sono un demo pur continuando un'attività live fino al 1988, poi le tre divideranno la loro strada dando vita rispettivamente alle Babes In Toyland, alle Hole e alle L7.
Quello di cui vi parlerò oggi sono i tre dischi che hanno consacrato questi tre gruppi a paladini del movimento Riot Grrrl.
Per chi non lo sapesse i gruppi appartenenti a questo movimento affrontano temi quali stupro, abusi domestici, sessualità, sessismo, predominio maschile e potere alle donne prendendo forti posizioni di femminismo militante e attivismo politico.

Babes in Toyland - Fontanelle

Nate per volontà di Kat Bjelland dopo un disco e un EP giungono alla loro opera perfetta con il secondo disco. Fontanelle è l'espressione in musica del malessere adolescenziale e della disillusione nei confronti del mondo maschile della leader. Le chitarre sono violente ed affilate, Bjelland urla e si contorce con la voce, le strutture pescano da tutto il rock precedente miscelando sapientemente Rock, Metal e Punk. La tensione emotiva è palpabile lungo tutta la durata del disco fino ad arrivare al finale perfetto: su un lamento della cantante e una musica funerea vengono in sottofondo fatti a pezzi una serie di oggetti.
L'emblema del movimento Riot Grrrl è tutto qui disillusione e rabbia cantate da una donna per la prima volta in modo così sincero nel mondo del rock.

L7 - Bricks are Heavy

Se le Babes in Toyland rappresentano il fronte rabbioso e violento del Riot Grrrl le L7 sono invece più ironiche e sarcastiche mantenento comunque una buona dose di aggressività. Marchio di fabbrica delle L7 sono i testi politici e la denuncia continua sempre con un sarcasmo tutto femminile. A sostegno di questi testi una musica cantilenante, a un passo dall'orecchiabilità, figlia diretta dei suoni dei Black Sabbath. Il loro capolavoro Pretend We're Dead è diventato un inno del movimento, il suo andamento cadenzato e fatalista unito a un testo politico, meno diretto del solito ma proprio per questo più efficace, ne fanno il brano perfetto.

Hole - Pretty on the Inside

Pur essendo state sempre associate al movimento Riot Grrrl le Hole non lo sono propriamente. Mancano infatti le tematiche care al movimento e quando talvolta vengono affrontate hanno sempre un taglio meno diretto. Parlo delle Hole in quanto nate da una costola delle Sugar Baby Doll. In Pretty on the Inside le tracce sono etererogenee e questo fa si che il disco sia molto accessibile. La Love e il gruppo costriscono atmosfere drammatiche che sorreggono drammi ben oltre l'adolescenza. Gli inni Teenage Whore e Sassy fanno il verso alle produzioni delle Babe In Toyland rimanendo comunque nel caratteristico suono Hole.
Il grande merito di questo disco è stato quello di avvicinare il pubblico a questo movimento pur non facendone parte.





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