Ciao a tutti, questo blog nasce con l'idea, forse utopica, forse stupida, di migliorare quello che ascolta la gente, o almeno fargli conoscere della musica nuova che probabilmente non avrebbe mai ascoltato, per questo motivo ci troverete dentro di tutto.

Come vedete contiene materiale scaricabile gratuitamente da alcuni server on line, io lo metto volentieri a vostra disposizione cercando di essere il più veloce e preciso possibile, tuttavia può essere che alcuni link scadano o non siano più validi. se succede basta che me lo diciate e cercherò di risolvere il problema al più presto possibile.

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A voi non costa nulla, ci mettete 2 secondi, ma x noi vuol dire già abbastanza.
Grazie mille

sabato 15 gennaio 2011

THE MUSIC

Forse a molti di voi il nome The Music non dirà molto.
Beh, mi dispiace, ma vi state perdendo dell'ottimo alternative rock.
Per ovviare a questa vostra comprensibile mancanza oggi ho deciso di parlarvi di questo quartetto, famoso molto più oltremanica che da noi.
Nati nel 1999 a Leeds, suonano un rock arrembante, talvolta psichedelico, con parti di basso precise e ritmicamente mostruose e con chitarroni distorti che si contrappongono alla splendida voce del cantante-chitarrista Robert Harvey, incredibilmente potente ed espressiva e con una tonalità talmente alta da sembrare talvolta un altro strumento.
Li ho conosciuti nel 2002 (quando ancora su Mtv passavano qualcosa di figo) grazie al loro super singolo The People, che tuttora rimane secondo me la loro miglior canzone.
In alcuni pezzi sembrano quasi Grunge, in altri assomigliano ai Black Rebel Motorcycle Club, anche se comunque rimangono sempre fedeli alla propria linea e perfettamente riconoscibili.
Hanno pubblicato 3 dischi più un Best Of uscito l'anno scorso, contente registrazioni varie e alcuni B-side, che oggi ho deciso di passarvi.
Vi consiglio di scaricarlo se amate il buon rock, rozzo e violento, senza fronzoli, ma un po' psichedelico, che assomiglia forse anche un po' ad i miei amatissimi Verdena.
Buon Ascolto


  





Link: nei commenti

venerdì 14 gennaio 2011

VERDENA LIVE

Ho Appena finito di ascoltare i Verdena live @ radio popolare.

Il mio giudizio a caldo è questo:

Fighe le nuove canzoni, ma nn sono i veri Verdena, o meglio, lo sono ma con uno stile diverso.
Sembrano canzoni anni 60-70, cantautorali, ma con testi psichedelici, la violenza ha lasciato spazio all'armonia, forse anche xk sono un po' maturati. il tizio con loro in tour, tale Omid o simile, sembra un totale incapace, ma forse non è davvero così, anzi, sicuramente sarò uno bravo
diciamo k per ora il giudizio è positivo, però attendo di vederli giovedì prossimo per dare un vero e proprio giudizio sul loro nuovo disco.


DOUBLE G INDIE-ROCK PLAYLIST Vol.1

Giulio Geromin, A.k.a. Double G, è un giovane Dj ed Mc goriziano in grande ascesa nel triestino, collaborando attivamente con alcune serate e locali tra i più in vista delle città, come WOW, Round Midnight (resident nella serata chiamata Blister, ogni giovedì sera) ed Ausonia.
Suona principalmente electro-dubstep-drum and bass, ma ultimamente si è dato anche all'indie-rock.
Per questo motivo oggi ho deciso di pubblicare una sua playlist, contenente una decina di pezzi davvero fighi, che potrete sicuramente sentire nei suoi dj set sul genere.
Buon Ascolto

Link Facebook:  Double G


Questo è un assaggio della tracklist. il resto lo trovate nel file zip







giovedì 13 gennaio 2011

AIR - MOON SAFARI

Gli Air sono il gruppo perfetto per il fine serata di chiunque.
Sono tranquilli, geniali, psichedelici, con sprazzi di jazz e altri più elettronici.
Sono francesi, sono in 2, sono nati nel 1995 e hanno pubblicato finora 5 dischi, a partire da Moon Safari, del 1998, fino all'ultimo Love 2 del 2009.
Il mio preferito rimane il primo, contenente delle tracce splendide come Kelly Watch The Star, l'epica La Femme d'Argent, la più elettronica Sexy Boy, e anche tutte le altre son davvero bellissime.
Ora la smetto di parlare xk per conoscere il gruppo lo si deve ascoltare, per loro più che per chiunque altro.
Buon Ascolto





Link: lo trovate dei commenti

mercoledì 12 gennaio 2011

10 #1 per gli anni '00: Mark Lanegan - Bubblegum


Figlio della generazione nata dall'esplosione grunge, Lanegan dopo aver bazzicato collaborando a destra e a sinistra in dischi interessanti, vedi tutta la discografia degli Screaming Trees, qualche registrazione con i Queens Of The Stone Age e una comparsata nel disco omonimo del supergruppo Mad Season, giunge nel 2004 alla sua 6 fatica solista.
Bubblegum è il risultato di tutti i generi e di tutti i suoni respirati dal cantante nella sua lunga carriera.
Il disco risulta così essere un po' troppo vario si passa infatti a delle ballate lente nel più classico stile waitiano caro al cantante, a sonorità decisamente rock figlie delle registrazioni con i QOTSA fino alla psichedelia che ha le sue radici nel gruppo storico di Lanegan.
Nel disco a tener compagnia al cantautore ci sono numerosi ospiti famosi, PJ Harvey, Josh Homme, Izzy Stradlin, Duff McKagan, Greg Dulli, Nick Oliveri. Una bella compagnia insomma.
Buon ascolto



Nine Inch Nails - Downward Spiral


Il capolavoro di Trent Reznor, i NIN non sono altro che una suo creatura in tutto e per tutto.
Downward Spiral è il disco che riesce a vincere la sfida impossibile, quella cioè di far arrivare in classifica il genere industrial.
Pur non essendo il creatore, il genere già esisteva da anni, Trent ne è il maggiore esponente e colui che è riuscito a mescolare meglio i suoni fino a renderli "accessibili" pur non indietreggiando di un passo sul fronte rumoristico rabbioso.
Downward Spiral è il disco che parla di alienazione, di quanto è difficile per l'animale uomo vivere in questa società odierna che cerca di meccanizzarlo in tutti i modi e di quanto tutte queste costrizioni portino ogni singolo individuo a non saper più controllare il suo lato più impulsivo e istintivo, portandolo inevitabilmente ad un'autodistruzione.
Non a caso il disco si apre con il personaggio principale Mr Self Destruct. Lungo i 70 minuti di durata del disco l'artista affronta tutti i temi dalla violenza sessuale di Closer, brano che da solo riuscirà a trainare in classifica l'album, alla religione, nella invettiva blasfema di Heresy, alla schizzofrenia portata in musica di I Do Not Want This.
A chiusura di un capolavoro un canzone capolavoro: Hurt, un brano sorretto da note sghembe dove il protagonista sembra per la prima volta guardarsi dentro e comprendere la sua situazione per la prima volta seppur in modo troppo tardivo.
Un pugno allo stomaco che non lascia speranze. La canzone verrà ripresa e portata al successo da Johnny Cash in uno dei suoi ultimi album.
Buon ascolto



martedì 11 gennaio 2011

QUEENS OF THE STONE AGE

I QOSTA sono il gruppo che mi ha fatto capire veramente cosa vuol dire suonare col con potenza.
Era il natale del 2002 quando mio padre, probabilmente senza sapere veramente di cosa si trattasse, mi regalò Song For The Deaf, il loro terzo album.
Fin da subito mi ha colpito per la straordinaria forza e convinzione con cui suonava questo gruppo, che univa rock, a stoner, a psichedelia a volglia di spaccare tutto e suonava dei pezzi incredibili come No One Knows, First It Giveth, A Song For The Dead e molti altri, creando un disco tra i miei preferiti in assoluto.
Purtroppo per loro xò la magia di questo disco non sono mai più riusciti a ricrearla nelle loro opere successive, anche xk hanno continuamente cambiato formazione, non avendo più il mitico Dave Grohl (Nirvana, Foo Fighters) alla batteria e Nick Olivieri (Kyuss) al basso, perdendo quindi quella incredibile potenza ritmica che me li aveva fatti amare così tanto.
rimangono cmq un gruppo da paura, che live spacca come pochi altri e merita una stima assoluta.
Buon Ascolto





 http://www.mediafire.com/?etq30mnndk1

MGMT / Qu'est-ce que c'est la vie, chaton?


Gli MGMT giungono alla pubblicazione del loro primo live.
Non proprio un concerto completo ma un EP di 5 brani scelti fra le migliori performance eseguite a Le Bataclan di Parigi dove il gruppo si è esibito per tre sere di seguito il 7, l'8 e il 9 dell'ottobre scorso.
I brani prescelti sono Weekend Wars, dal primo album, Flash Delirium, Congratulations e Brian Eno dall'ultimo disco e poi una rarità Destrokk proveniente dall'EP di Time to Pretend.
Buon ascolto.

lunedì 10 gennaio 2011

Indie prima dell'indie: Slint

Nel 87 questi ragazzi pubblicano un mini album, Tweez, seguito da un singolo, in cui i brani più che canzoni vere e proprie assomigliano più a improvvisazioni. Pur non lasciando il segno in ambito musicale sono un punto di partenza per la ricerca musicale del gruppo. I punti forti sono la perdita totale della struttura e una miscela di generi sempre farciti da una buona dose di rumori e feedback.
Dopo quattro anni, mentre in giro per il mondo inizia a spopolare il Grunge, la band ritorna in studio e registra quel capolavoro che è conosciuto con il nome di Spiderland.
Con questo disco costituito solo da 6 brani, gli Slint, creano dal nulla il post-rock e gettano le basi per l'esistenza di band come Tortoise e numerose band recenti.
Le canzoni sono perfette nella loro originalità, vanno oltre la destrutturazione del primo disco, qui infatti oltre a distruggere si crea ma in una dimensione totalmente nuova per il mondo rock.
I brani iniziano come nenie arabeggianti, si evolvono su accordi e disaccordi fino ad esplodere in lampi improvvisi di distorsioni e feedback degne dei migliori Sonic Youth.
La parabola degli Slint terminava con la pubblicazione di questo disco, quella del post-rock era appena iniziata.
Buon ascolto



FRANZ FERDINAND

Quando chiedi ad un ragazzo di vent'anni "cosa ascolti?" e lui ti risponde "Indie", oltre a capire che in realtà probabilmente non sa cosa sta dicendo, sai per certo che conosce i Franz Ferdinand.
Gruppo scozzese capitanato da Alex Kapranos, unisce sonorità tipicamente indie rock a parti più propriamente elettroniche, con un uso sempre più presente di synth, spesso analogici e con suoni che ricordano in parte la new wave dei primi anni 80.
Nati nel 2003, hanno da subito avuto una grande fama internazionale con il loro disco di esordio omonimo, Franz Ferdinand, uscito l'anno successivo.
Forse il miglior disco da loro composto, contiene 10 tracce, molto belle, spontanee e divertenti, come This fire, il singolo Take Me Out, The Dark Of the Matinee, che mettono in luce le caratteristiche migliori del gruppo, come la presenza di parti di basso importanti e ben costruite, sebbene semplici, una voce riconoscibissima, e un attitudine dance non indifferente.
Nel 2005 è poi uscito You Could Have It So Much Better, grandissimo commercio commerciale, con canzoni che ricordano molto quelle del primo disco, sebbene con un attitudine più dark e matura nella costruzione, tanto da richiamare a volta addirittura i Clash. Pecca un po' di spontaneità ma è cmq un bel disco.
Infine nel 2009 è uscito Tonight: Franz Ferdinand, il loro, x ora, ultimo disco, che presenta un atrtitudine New Wave più accentuata, con un uso massiccio di Synth e parti strumentali, contenente tra gli altri No You Girls, bellissima anche nella versione remixata da Trentemoeller. il disco è più funky dei precedenti, è suonato molto meglio ed è stato portato in tour in tutto il mondo con esiti trionfali.

Buon Ascolto







domenica 9 gennaio 2011

Dj e gruppi emergenti: TAKA-DEEZ

Matteo Portaluri a.k.a.Taka-Deez è uno dei giovani dj più in ascesa della scena house-fidget-electro triestina.
Ha suonato ormai in tutti i migliori locali della città, come Etnoblog, nella serata mensile chiamata Electroenergy,  e Wow, dove tra l'altro suono anche io a volte.
Oltre ad essere abile nel mixare tra loro i pezzi ha anche iniziato una carriera da producer, a volte in collaborazione con un altro dj triestino, Lucas Testa A.k.a. Lukkas, creando brani dalla forte impronta electro, anche se cmq abbastanza curati e ben composti.
In particolare vi segnalo Streamer, composta in feat. con Lukkas, un pezzo epic-electro dove ad un esile tastierina di sottofondo si contrappone una base ritmica potente e incalzante, con suoni distorti in stile Bloody Beetroots e Short Dick Man, sempre in feat col suo amico, dai suoni più propriamente house, sebbene con dei bassi impressionanti, quasi deep-house.
Altro buon pezzo, più propriamente fidget, è il remix di Blow Up di Blatta ed Inesha, duo di produttori italiani elettrofunk tra i più in ascesa a livello internazionale(http://www.myspace.com/blattainesha), dove si sente la sua grande passione per questo genere ed emerge anche la sua abilità da remixer, che trovo sinceramente di buon livello.
Per finire, nella sua pagina soundcloud trovate anche alcuni mixtape da lui realizzati negli ultimi tempi per le varie serate a cui ha partecipato, tra cui spiccano quelle di Festazza.it, staff che organizza eventi e viaggi organizzati in tutta Europa( tipo quello k mi ha portato a vedere quegli sfigati degli MGMT un mesetto fa).
beh che altro dire, ascoltate i suoi pezzi e se vi piacciono contattatelo x farlo suonare nei vostri locali o alle vostre feste.
Buon Ascolto

 Blatta & Inesha - Blow Up (Taka-Deez Funky Fidget Remix) by Taka-Deez

 Taka-Deez & Lukkas - Streamer (Original Mix) by Taka-Deez

 Taka-Deez & Lukkas - Short Dick Man by Taka-Deez

 Tom Neville - Buzz Junkie (Taka-Deez Remix) by Taka-Deez

P.S. questi sono solo alcuni dei suoi pezzi. Visitate la sua pagina Soundcloud x ascoltarli tutti.

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