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mercoledì 12 gennaio 2011
Nine Inch Nails - Downward Spiral
Il capolavoro di Trent Reznor, i NIN non sono altro che una suo creatura in tutto e per tutto.
Downward Spiral è il disco che riesce a vincere la sfida impossibile, quella cioè di far arrivare in classifica il genere industrial.
Pur non essendo il creatore, il genere già esisteva da anni, Trent ne è il maggiore esponente e colui che è riuscito a mescolare meglio i suoni fino a renderli "accessibili" pur non indietreggiando di un passo sul fronte rumoristico rabbioso.
Downward Spiral è il disco che parla di alienazione, di quanto è difficile per l'animale uomo vivere in questa società odierna che cerca di meccanizzarlo in tutti i modi e di quanto tutte queste costrizioni portino ogni singolo individuo a non saper più controllare il suo lato più impulsivo e istintivo, portandolo inevitabilmente ad un'autodistruzione.
Non a caso il disco si apre con il personaggio principale Mr Self Destruct. Lungo i 70 minuti di durata del disco l'artista affronta tutti i temi dalla violenza sessuale di Closer, brano che da solo riuscirà a trainare in classifica l'album, alla religione, nella invettiva blasfema di Heresy, alla schizzofrenia portata in musica di I Do Not Want This.
A chiusura di un capolavoro un canzone capolavoro: Hurt, un brano sorretto da note sghembe dove il protagonista sembra per la prima volta guardarsi dentro e comprendere la sua situazione per la prima volta seppur in modo troppo tardivo.
Un pugno allo stomaco che non lascia speranze. La canzone verrà ripresa e portata al successo da Johnny Cash in uno dei suoi ultimi album.
Buon ascolto
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